In breve
Nel multiforme universo creativo di Pier Paolo Pasolini la Grecia è una presenza ossessiva, dalle prime traduzioni giovanili fino all’opera summa rimasta incompiuta, Petrolio. Il mito antico era infatti una potente metafora di quella civiltà contadina magica e sacrale che è stata da sempre il suo vero oggetto d’amore. Riproposto in una nuova versione aggiornata e rivista, il saggio affronta le tre grandi tragedie greche che hanno affascinato Pasolini, dando vita a diverse opere teatrali e cinematografiche: l’Orestea, rivissuta come utopia politica di una sintesi fra cultura arcaica e cultura moderna; l’Edipo re, reinterpretato alla luce della psicoanalisi e del proprio vissuto, e infine Medea, riletta in chiave antropologica, come punto di arrivo di una sfiducia crescente nei poteri del logos occidentale.
Indice
Prefazione alla presente edizione. Lo sguardo di un autore eclettico e intermediale
Prefazione
Introduzione. Una Grecia barbarica
1. Edipo re: l’«obbligo di conoscere»
Un Edipo antintellettuale/La cornice contemporanea: il prologo freudiano/Il complesso di Laio: dalla cornice al mito/Il complesso di Laio: un excursus sul teatro (Affabulazione)/La cornice contemporanea: l’epilogo omoerotico (il motivo di Ninetto)/L’antefatto di Sofocle/Il viaggio alle origini del sapere: la Pizia/Il parricidio/Edipo e la Sfinge/Vedere e sapere: Edipo e Tiresia/Giocasta: la volontà di non sapere (cioè il principio di piacere)
2. Medea: un conflitto di culture
La sfiducia nel logos/Il doppio Centauro/Le due vendette di Medea/Le Argonautiche secondo Pasolini: un racconto per antitesi/Il finale: «Niente è più possibile, ormai»
3. L’Orestea: l’utopia di una sintesi
Un’opera politica/«Dio si è pacificato con la Morte»: Pasolini traduttore di Eschilo/«Una diversità che dà scandalo»: Pilade/«L’ansia di futuro»: gli Appunti per un’Orestiade africana
Appendice. Tre frammenti da Saffo
Note
Bibliografia
Indice dei nomi