Saggi Annamaria Simonazzi, Jorge Carreto Sanginés, Margherita Russo, The World to Come: Key Challenges for the Automotive Industry
(pagine: 7-23)
DOI: 10.7384/105051
Abstract
Keywords: industria automobilistica, catene globali del valore, transizione verde e digitale, nuove forme di concorrenza
L’industria automobilistica sta attraversando un cambiamento di paradigma che coinvolgerà l’intera filiera produttiva e che potenzialmente ridefinirà i confini del settore, riplasmerà gli attori principali e le prassi relative all’approvvigionamento, e avrà un impatto significativo sul vantaggio relativo di Paesi e regioni, modificando profondamente le geografie industriali esistenti. Tratteremo la questione della riorganizzazione delle catene globali del valore alla luce delle sfide che si presentano: nuovi mercati di grandi dimensioni e nuovi concorrenti agguerriti; un contesto geopolitico globale sempre più imprevedibile, che si traduce nella firma e nello scioglimento di accordi commerciali; la riorganizzazione delle catene del valore indotta dalle nuove tecnologie digitali; la ridefinizione del concetto di “automobileµ, dettata dai veicoli elettrici, dai veicoli a guida autonoma e dalle nuove forme di mobilità. Questi cambiamenti, che avvengono simultaneamente, hanno un impatto sulla collocazione geografica dell’industria, sulla ripartizione dei poteri all’interno delle catene del valore e tra, da un lato, gli attori tradizionali già presenti all’interno del settore industriale in analisi e, dall’altro, i nuovi entranti (che includono le aziende del settore energetico, i fornitori di energia, i produttori di batterie e i grandi monopolisti dell’industria tecnologica), con conseguenze ovvie in termini di ripartizione della produzione e dell’occupazione tra i vari Paesi e all’interno dei settori manifatturiero e dei servizi.
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Enrico D’Elia, Leonello Tronti, Leaning into TFP
(pagine: 25-34)
DOI: 10.7384/105052
Abstract
Keywords: remunerazione dei fattori, distribuzione primaria del reddito, produttività, potere di mercato.
Growth policies, including the European recovery facilities, aim at enhancing total factor productivity (TFP), which, in the neoclassical theoretical framework, is the sole source of overall output growth in addition to that mechanicall resulting from increasing labour and capital inputs. Nevertheless, few algebraic manipulations show that TFP depends on income distribution and market power. Thus, suggestive as it may be, it is only an imperfect measure of productivity; and boosting its supposed determinants mentioned in the literature, so to accelerate economic growth, can be misleading. Suitable income and industrial policies are necessary instead
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Ursula Barry, Gender Equality, the Care Economy, and the EU Covid-19 Recovery Fund
(pagine: 35-47)
DOI: 10.7384/105053
Abstract
Keywords: economia della cura, uguaglianza di genere, Covid-19, operatori sanitari, lungoassistenza, violenza di genere, valorizzazione del lavoro di cura, lavoro non retribuito, Paesi europei, Recovery Fund.
Partendo da un lavoro di ricerca svolto perla Commissione FEMM del Parlamento europeo (pubblicato nel 2021), il presente saggio analizza l’impatto della pandemia da Covid-19 sull’economia della cura, l’uguaglianza di genere e il neonato Recovery Fund. Viene analizzato l’impatto della pandemia in una prospettiva di genere, focalizzando l’attenzione sui sistemi assistenziali di nove Paesi UE e sottolineando le condizioni precarie in cui si trovano soprattutto gli operatori che prestano servizio nelle strutture di lungoassistenza per anziani (in particolar modo quelle private). A tal fine, il saggio ricorre ai dati forniti nell’ambito del lavoro di ricerca, che mostrano l’aumento delle disuguaglianze di genere nel contesto domestico (causato dall’eliminazione o riduzione dei servizi assistenziali, sanitari ed educativi), nonché ai dati sull’aumento della violenza di genere. Viene poi affrontato il tema dell’istituzione di un fondo specifico a livello UE che alloca un ammontare significativo di risorse per l’economia verde e l’economia digitale europee, senza tuttavia prevedere forme di sostegno equivalente per l’economia della cura. Lo studio giunge alla conclusione che il 30% dei fondi europei per la ripresa economica dovrebbe essere allocato all’economia della cura al fine di riequilibrare le differenze esistenti in termini di finanziamenti rispetto all’economia verde e all’economia digitale.
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Andrea Coveri, Claudio Cozza, Dario Guarascio, Il capitale monopolistico ai tempi delle grandi piattaforme digitali
(pagine: 49-63)
DOI: 10.7384/105054
Abstract
Keywords: capitale monopolistico, potere monopolistico, piattaforme digitali, Amazon, imprese transnazionali.
Questo contributo adatta l’approccio teorico del capitale monopolistico al caso delle grandi piattaforme digitali. Vengono identificate le fondamenta del potere economico di cui godono le piattaforme contemporanee – controllo dei dati, della tecnologia, del lavoro e delle catene del valore, e condizionamento dell’attività dei Governi – e illustrati gli elementi di continuità e discontinuità rispetto alle imprese transnazionali del XX secolo. Infine, vengono discusse le implicazioni di politica economica giustapponendo le normative antitrust e le ipotesi di socializzazione dei dati e delle infrastrutture digitali necessarie al loro utilizzo
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Pasquale Tridico, Patrizia Tullini, Salario minimo e contrattazione collettiva: una combinazione possibile
(pagine: 65-84)
DOI: 10.7384/105055
Abstract
Keywords: salario minimo, CCNL
Questo saggio si propone di affrontare il tema dell’introduzione di un salario minimo legale, e di renderlo compatibile con l’impianto giuridico, istituzionale e contrattuale presente in Italia, attraverso un’analisi economico-giuridica e una riflessione sull’interazione tra il trattamento retributivo inderogabile e il ruolo svolto dalla contrattazione collettiva nel nostro ordinamento giuridico. Formuleremo una proposta ai fini del riconoscimento di un salario minimo garantito per i lavoratori, in grado di coniugare l’efficacia della fonte collettiva, quale fattore di regolazione tra i lavoratori e tra le imprese, e il sostegno offerto dalla fonte legislativa. Discuteremo le recenti iniziative promosse in seno all’UE in tema di salario minimo, e ne valuteremo l’impatto sul sistema italiano sia in termini economici che in termini giuridici
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Francesco Lauria, L’unità possibile: storia e memoria della Federazione CGIL CISL UIL (1972-1984)
(pagine: 85-93)
DOI: 10.7384/105056
Abstract
Keywords: unità sindacale, pluralismo, Federazione unitaria CGIL CISL UIL
Il volume L’unità possibile. La Federazione Cgil, Cisl, Uil 1972-1984, curato da Franco Lotito, raccoglie saggi e testimonianze di studiosi e sindacalisti di diverse estrazioni culturali, ricostruendo preparazione, costituzione, sviluppo e caduta della Federazione unitaria CGIL CIS UIL (1972-1984). Si tratta di un testo prezioso che, attraverso la ricostruzione storiografica e archivistica e le interviste ai protagonisti ancora in vita, contribuisce a sollevare la patina di oblio della memoria in cui è caduta questa importante e unica esperienza sindacale. Il testo raccoglie i frutti di un impegno prolungatosi in diversi anni di lavoro nell’ambito della Fondazione Giacomo Brodolini e rappresenta una ricerca necessaria, importante, aperta, prospettica, autentica. La Federazione unitaria sconta purtroppo una memoria divisa, che la rende un interessantissimo e in parte irrisolto oggetto di studio, non solo per comprendere le dinamiche intersindacali, ma per approfondire, più in generale, oltre un decennio di storia politica, economica e sociale del nostro Paese. La riflessione sul volume si completa con la breve disamina delle interviste autobiografiche, pubblicate tra il 2019 e il 2021, di due importanti protagonisti della Federazione unitaria CGIL CISL UIL: Giorgio Benvenuto ed Emilio Gabaglio.
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Francesco Garibaldo, Partecipare all’impresa globale. Una ricerca antropologica in Automobili Lamborghini di Fulvia D’Aloisio. Review-article
(pagine: 95-112)
DOI: 10.7384/105057
Abstract
Keywords: etnografia, digitalizzazione, Industria 4.0, partecipazione
Il libro e la ricerca qui recensiti analizzano le trasformazioni del lavoro in un’azienda automobilistica, la Lamborghini, che ha attuato una profonda trasformazione digitalizzando le attività lavorative nel quadro di Industria 4.0. Ciò che distingue questo lavoro è l’approccio etnografico che si è avvalso degli strumenti dell’osservazione partecipante e delle interviste in profondità, svolte in azienda. La ricostruzione etnografica ha riguardato: l’insourcing del reparto per la produzione del telaio in carbonio; il lavoro alla catena di montaggio delle super sports cars e nel reparto femminile selleria; le relazioni industriali; e il punto di vista dei manager e dei “colletti bianchiµ. L’oggetto principale della ricostruzione etnografica rimane il sistema di relazioni industriali e il suo carattere partecipativo come risulta anche dal fatto che tale tema occupa quasi la metà del libro.
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Recensioni F. Garibaldo, M. Rinaldini (a cura di), Il lavoro operaio digitalizzato. Inchiesta nell’industria metalmeccanica bolognese (di Eleonora Costantini)
(pagine: 113-116)
DOI: 10.7384/105058
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A. Case, A. Deaton, Morti per disperazione e il futuro del capitalismo (di Claudio Pellegrini)
(pagine: 116-121)
DOI: 10.7384/105059
Abstract
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C. Perrotta, Is Capitalism Still Progressive? A Historical Approach (di Salvatore Rizzello)
(pagine: 121-125)
DOI: 10.7384/105060
Abstract
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Segnalazioni
(pagine: 127-129)
DOI: 10.7384/105061
Abstract
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