In breve
La storia sociale delle donne appartenenti alle comunità cristiane, ebraiche e islamiche del bacino euromediterraneo tra l’XI e il XVI secolo evidenzia la percezione del corpo femminile nelle tre culture e conduce al recupero della loro considerazione nelle società di appartenenza. In tutte, al netto delle differenze che pur vi furono, la sessualità e la sua gestione definirono i ruoli, l’identità e il profilo morale delle donne. E se la loro integrità costituì la condizione necessaria per il matrimonio, principale meta per ognuna, il suo speculare contrario fu il bordello. La casa familiare funzionò, tuttavia, anche come agenzia formativa: la specificità dell’acculturazione femminile consisteva infatti nella tendenza a ottenere l’istruzione necessaria attraverso percorsi privati e informali. Così incontriamo poetesse, maestre di scuola, copiste, miniatrici ed esperte di saperi curativi, ma anche donne religiose. Escluse dall’esercizio attivo della liturgia e del culto, esse trovarono comunque un loro ruolo sacrale, contrapposto a quello di streghe, fattucchiere e maghe. Tanto ricercate quanto, poi, perseguitate.
Indice
Introduzione
1. «Quando s’avvede la donna che gli sia venuto il suo menstruo»: corpi di donne, cura e salute nelle tre culture
Fertili ma impure/Generatrici di mostri/Fisiologia femminile nelle tre culture: teoria e pratiche/Cure, miracoli e rituali
2. «Videro i figli di Dio che queste erano belle e le presero per mogli»: mogli e mariti
«Besimantob»: il matrimonio ebraico/“Mogli e buoi dei paesi tuoi”: i matrimoni misti/«E aprì il lucchetto d’oro allo scrigno di zucchero»: le spose musulmane/«Nuptias consensus facit, non coitus»: il matrimonio cristiano/Spose dei preti e coppie di fatto/Separate e vedove cristiane/Donne di tutti: le prostitute
3. «Vivrà in essi non meno il tuo, che il mio nome»: i testi delle poetesse
«A dir delle favole»: donne che scrivono/«Lo studio è la mia mèta e non desidero altra cosa»: le intellettuali andalusine/«Tapina me che amava uno sparviero»: le poetesse cristiane/Miriam cantò: le ebree
4. «Ita quod conveniente sciat leggere Psalterium». Istruzione e religione: donne e libri
La scuola: leggere o scrivere; leggere e scrivere/I libri: copiare, disegnare, stampare/Dai libri della fede ai libri dei mestieri
5. «In tre paesi si fa il mercato e spacciasi divina mercanzia: inferno, mondo e paradiso». Donne di Dio e donne del diavolo
Sante spose di Cristo dentro e fuori dal chiostro/Santità, vantaggi, svantaggi sociali e sistemi di controllo/Le spose di Satana: false beghine e vere streghe/«Sai che cos’è il numero quattro?»: le matriarche d’Israele/Le “matrigne”: donne malvagie (vittime dei pregiudizi)/Le mogli del Profeta, Myriam la madre di Gesù e le sufi/Magie, talismani e possessioni
Note
Elenco delle fonti
Indice dei nomi