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In breve
Secondo il filosofo tedesco Ernst Cassirer, essere storico vuol dire prima di tutto imparare a leggere. A leggere una lingua, a decifrare un mondo, a mappare un universo mentale: quello degli uomini e delle donne del passato. Contrariamente ai luoghi comuni, dunque, la storia non è solo una questione di date, ma è anche una questione di parole. Johann Chapoutot ne ha selezionate un centinaio per sensibilizzare il grande pubblico nei confronti di una disciplina che sta al cuore del dibattito d’idee contemporaneo, e che si è costruita come una scienza, con la sua epistemologia (la storiografia), ma una scienza molto letteraria, il cui oggetto non è nulla di meno che il tempo.
Indice
Introduzione. Le parole e le storie di Ignazio Veca
Avvenire
Alimentazione
Ambiente
Anacronismo
Animale
Antichità
Antico Regime
Antropocene
Antropologia
Attore
Attrezzatura mentale
Bambini
Beni comuni
Biografia
Biologia
Canto
Capitalismo
Cinema
Civiltà
Colonialismo
Complotto
Consenso
Controfattuale
Costituzione
Crescita
Crimine
Crisi
Critica
Cronaca
Crononimi
De- (dis-)
Democrazia
Diritto
Dispositivo
Disseminazione
Donne
Emozione
Epopea
Falso
Fascismo
Fatto, evento
Febronianesimo
Filosofia
Filosofia della storia
Fonti
Genere
Genocidio
Geografia
Giudice
Giustizia
Grand’uomo (-ini)
Gregge
Guerra
Hegel, Georg Wilhelm Friedrich
Impero
Invenzione
Letteratura
Libertà
Lingua
Metafisica
Metafora
Microbo
Modernità
Mondo
Morte
Nazione
Negazionismo
Negazionisti
Oggettività
Pace
Paratopismo
Periodo
Poliziesco
Preistoria
Progresso
Prosopopea
Provvidenzialismo
Quantitativa
Reale
Retrodizione
Rivoluzione
Sacro
Scienza umana o scienza sociale?
Scienza/e
Scommessa
Statistica
Stato
Storia
Storia sociale e storia culturale
Storicismo
Storicità
Storicizzare
Teodicea
«Terrore della storia»
Turn
Uomo
Veridicità
Vincitori
Vita
Bibliografia