Carocci editore - Filosofia della musica

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Filosofia della musica

Cecilia Panti

Filosofia della musica

Tarda Antichità e Medioevo

Edizione: 2008

Ristampa: 1^, 2017

Collana: Studi Superiori

ISBN: 9788843042890

In breve

La cultura medievale ereditò l’idea pitagorico-platonica che la musica fosse una scienza matematica, i cui saperi, fondati sull’idea dell’armonia musicale quale riflesso dell’ordine cosmico, introducevano al pensiero filosofico. Attraverso Agostino, Marziano Capella e Boezio, la scienza della musica entrò nelle scuole monastiche medievali, ponendosi a fondamento della teoria del canto liturgico in una complessa convergenza di prassi musicale, estetica, teologia e cosmologia. All’avvio del XII secolo, la riscoperta della filosofia aristotelica, la nuova concezione della scienza e le complesse innovazioni del linguaggio polifonico concorsero a trasformare in profondità la concezione della musica, aprendo la strada all’affermarsi del principio dell’autonomia del comporre musicale e gettando le basi per la nascita della moderna scienza acustica. L’esposizione storica di questo volume — accessibile ad ogni lettore ma rigorosa nel riferimento alle fonti documentarie — coniuga la musica, la filosofia e la scienza, considerando il pensiero musicale come luogo privilegiato per delineare gli elementi di continuità e i nodi di demarcazione nella storia intellettuale del Medioevo occidentale, e nel più largo tessuto di relazioni fra mondo antico, medievale e moderno.

Indice

Introduzione
1. Filosofia e musica fino alla tarda Antichità
Una disciplina che misura il movimento/Il Timeo di Platone: l’armonia del cosmo e dell’uomo/Aristotele/La tradizione neopitagorica e Nicomaco di Gerasa/Calcidio e il commento al Timeo: la musica come disciplina artificialis/Macrobio: armonia universale e curiositas musicale/Marziano Capella: la musica nell’enciclopedia dei saperi
2. Musica e cultura cristiana
La trasmissione del sapere nella tarda Antichità latina/I Padri della Chiesa e la musica/Agostino/Boezio/La musica e il sapere enciclopedico
3. La musica come scienza e come arte nell’età carolingia (secoli IX-X)
La concezione carolingia della musica e la nascita del canto gregoriano/Includere e citare: le prime glosse a Marziano Capella e a Boezio/Giovanni Scoto: razionalità ed estetica dell’armonia Universale/La nuova musica disciplina: problemi speculativi e pratici dei primi trattati di musica
4. I secoli XI e XII. Ars musica e ars cantus fra cultura monastica e scuole cattedrali
Studi matematici e scientifici nell’XI secolo: Gerberto d’Aurillac, Oddone e il monocordo/L’opera pedagogica di Guido d’Arezzo/Ildegarda di Bingen/Le scuole e la cultura delle arti liberali/Musica e teoria della musica nei secoli XI-XII
5. Il secolo XIII. La musica all’università
La musica nella cultura scientifica universitaria e aristotelica/La musica come arte liberale e scientia media/Il problema del tempo nella musica/L’estetica musicale fra teoria e prassi
6. Il pensiero musicale nella tarda Scolastica
La via moderna e l’Ars nova/Ars antiqua e Ars nova: dalla scienza all’arte della
musica, dal discreto al continuo temporale/Marchetto da Padova e il nuovo "pitagorismo"/Nicola Oresme e la concezione dello spazio acustico: un’estetica del suono intensibile/La teoria della musica nella svolta culturale umanistica
Sigle
Bibliografia
Testi citati


Recensioni

Massimo Rolando Zegna, Amadeus, 01-11-2009
Secondo quanto Platone narra nel Fedone, Socrate ricevette più volte, in sogno, l’ordine di fare musica. Socrate era certo che il sogno lo incitasse a fare proprio ciò che già faceva, poiché la filosofia, secondo lui, era la musica più alta: con questo aneddoto Cecilia Panti introduce Filosofia della musica. Tarda antichità e Medioevo: volume pubblicato da Carocci. Fa questo per dimostrare da subito quanto quanto fossero stretti i legami fra musica e filosofia nel mondo antico e poi successivamente nell’età medievale. In questi periodi la musica fu anzitutto e soprattutto una scienza: e in quanto tale entrò nel novero delle discipline matematiche, in quel Quadrivio (una quadruplice via alla conoscenza) che introduceva al sapere filosofico. La matematica musicale, o scienza armonica, forniva una chiave di lettura per interpretare la struttura ordinata del mondo, come espose Platone nel Timeo. Da qui prende le mosse il percorso cronologico di Cecilia Panti che, con taglio manualistico e linguaggio volutamente accessibile anche a un lettore non specialista, segue il pensiero dei principali filosofi e teorici della musica del mondo latino medievale, imponendosi dei tagli, necessari per concentrarsi sui momenti di svolta e sulle riflessioni più significative, anche con lo scopo di delineare la continuità tra tarda antichità, Medioevo, età rinascimentale e periodo della rivoluzione scientifica.