Chi comanda nella città
I Greci e il potere
Edizione: 2017
Ristampa: 4^, 2021
Collana: Sfere extra
ISBN: 9788843085453
- Pagine: 128
- Prezzo:€ 12,00
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In breve
Il libro introduce il lettore a una sorta di visita guidata in uno dei più straordinari laboratori di pensiero politico nella storia d’Occidente, che fu attivo in Atene nel secolo che va all’incirca dal 430 al 330 a.C. Si è allestita la messa in scena di un dibattito a più voci, che coinvolge filosofi, storici, poeti, politici, intorno alle domande decisive su che cosa sia il potere e come possa venire legittimato o giustificato. Si confrontano così le ragioni della maggioranza, della legge, della forza, del capo carismatico, della competenza scientifica, su temi che ancor oggi risultano attuali quando ci si interroga sulla crisi della democrazia e sulle sue alternative decisioniste. Il testo si rivolge tanto agli studiosi del pensiero antico quanto a chiunque sia interessato ai problemi della politica contemporanea.
Nelle Supplici di Euripide, l’araldo di Tebe chiede all’ateniese Teseo chi comandi nella sua città (letteralmente: «chi è il signore (tyrannos) di questa terra?», 399). La risposta di Teseo, secondo cui Atene non conosce tiranni ed è governata democraticamente dal popolo, dà luogo a un aspro dibattito, nel quale l’araldo sostiene le ragioni della monarchia autocratica, e Teseo appunto quelle della democrazia. Il passo è ricco di significati.
È certo che in ogni formazione sociale ordinata gerarchicamente si pone la questione di legittimare o giustificare l’esercizio del potere – come insieme di condizioni necessarie perché un uomo o un gruppo di uomini esercitino il comando sulla comunità e assumano decisioni in suo nome – oppure l’aspirazione e la pretesa a questo esercizio.
Ma è nella società greca che la questione si è posta per la prima volta e con la massima urgenza, costituendone una caratteristica centrale e decisiva, tanto che il pensiero greco rappresenta un laboratorio di ricerca sul tema del potere capace di elaborare, e criticare, un ventaglio di soluzioni al quale le culture posteriori non avrebbero mai cessato di attingere.
Le ragioni di questa centralità non sono difficili da individuare. La società e la cultura greche si sono formate, in un processo storico che ha inizio intorno al IX secolo a.C., in uno spazio definito da un sistema di assenze, che nel loro insieme assumono i tratti di una acuta crisi di sovranità.
Indice
Prologo
Un problema greco
Plethos, o della moltitudine
Nomos, o della legge
Kratos, o della forza
Aretè, o della virtù iperbolica
Episteme, o della scienza
Antropologie rivali
Note
Indice dei passi citati
Recensioni
Segnalazione
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