Io, un manoscritto
L'Antologia Palatina si racconta
Edizione: 2017
Ristampa: 1^, 2020
Collana: Sfere extra
ISBN: 9788843086214
- Pagine: 176
- Prezzo:€ 14,00
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In breve
Ci sono libri che hanno avuto una vita molto più avventurosa delle avventure che raccontano. Uno di questi è l’Antologia Palatina, il manoscritto che ci ha conservato la più ricca collezione della poesia greca antica, una raccolta di quasi quattromila epigrammi composti nell’arco di quindici secoli. Scritto a Bisanzio nel x secolo, arrivò in Italia agli inizi del Cinquecento e cominciò subito a viaggiare per tutta l’Europa, passando tra le mani di personaggi come Erasmo da Rotterdam e rischiando di scomparire per sempre, inghiottito dalle guerre che tra il Seicento e l’Ottocento insanguinarono il nostro continente. È proprio il manoscritto stesso, con uno stile vivace a metà strada tra il saggio e il romanzo, a narrarci le incredibili peripezie che, dopo averlo portato a Londra, Roma e Parigi, gli hanno fatto trovare la sua casa definitiva nella Biblioteca Palatina di Heidelberg.
Sono nato a Costantinopoli intorno al 950 d.C. Non conosco il nome preciso di mio padre, anche se non ignoro che molti sono stati gli uomini che hanno contribuito in vari modi alla mia nascita. Ma so chi era mia madre: un animale (una giovenca, o una pecora, o una capra) che, alla sua morte, ha lasciato agli uomini la sua morbida pelle perché i miei tanti padri vi potessero scrivere sopra, ciascuno con il suo stilo dalla punta di metallo intinta in un inchiostro più o meno scuro ricavato dalla noce di galla, i preziosissimi testi che ho portato con me fi no ai vostri giorni, ai giorni di voi che avete appena cominciato a leggere la storia della mia vita.
Sono un manoscritto, naturalmente – per la precisione, il manoscritto che contiene l’Antologia Palatina, una raccolta di epigrammi.
Ma prima di spiegarvi che cosa sia questa antologia (e soprattutto che cosa siano gli epigrammi), ci terrei davvero che voi conosceste il nome di un mio antenato – il mio nonno, o forse (ma non credo) il mio bisnonno – che ha dedicato tutta la sua vita a far sì che io vedessi la luce.
Si chiamava Costantino, un nome che nella mia città d’origine era assai comune, per ragioni che non è difficile comprendere...
Indice
1. Sono nato a Costantinopoli intorno al 950 d.C.
2. Ma forse è meglio che prima vi racconti che cosa aveva in mente Costantino
3. Per secoli non mi sono mai mosso da Costantinopoli
4. Da tempo ormai la mia città non era più un luogo sicuro
5. A Padova non credo di essere rimasto per molto tempo
6. Dopo un viaggio durato quasi due mesi, raggiunsi finalmente l’Inghilterra
7. Nei quattro anni passati a Lovanio feci un incontro molto interessante
8. Il mio ultimo possessore privato fu un altro professore di greco
9. Il mio ingresso nella Biblioteca Palatina di Heidelberg ha una data precisa
10. Nel 1618 scoppiò la Guerra dei Trent’anni
11. Ero convinto che la Biblioteca Vaticana sarebbe stata la mia casa definitiva
12. Ve la ricordate la copia della copia dello Scaligero?
13. Tutti sanno che Napoleone fece portare a Parigi quadri e statue
14. Il mio secondo soggiorno parigino fu molto breve
15. Ricorderete senz’altro che, dopo il viaggio romano, mi ero spezzato in due
16. Con l’uscita del volume curato da Dübner ebbi finalmente un’edizione fedele
17. Almeno in parte, ero già stato tradotto in alcune lingue moderne
18. Si potrebbe credere che siano stati soprattutto gli epigrammi erotici a suscitare interesse
19. Il mio contributo alla diffusione del genere epigrammatico è stato decisivo
20. Per la maggior parte della mia vita sono vissuto nascosto
Note bibliografiche
Recensioni
Segnalazione
Così sono fuggita da Costantinopoli...